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di LUCIANO PIGNATARO Riesling 2001 Collio Doc Mario Schiopetto: dalla visione pionieristica e l'applicazione di uno dei padri del vino italiano, una bottiglia semplicemente indimenticabile. (altro…)...

Distico enocritico di Luciano Pignataro su Malvasia 2022 Kante. (altro…)...

di LUCIANO PIGNATARO Rampazzo, Sciaranuova e Pianodario sono le contrade alle pendici del vulcano in cui, "con razionalismo cartesiano", si articola il progetto "tridimensionale" di Tasca d'Almerita. (altro…)...

Falanghina dei Campi Flegrei DOC 2014 Contrada Salandra: suolo vulcanico con viti a piede franco e api operose danno dato una mano a Giuseppe Fortunato e a questo vino miracoloso. (altro…)...

Distico enocritico di Carlo Macchi su Metodo classico da “Fin Del Mundo”. (altro…)...

di CARLO MACCHI A Monteu (CN) il ristorante Belvedere Roero ha una cucina tradizionale piemontese che non sbaglia mai un colpo, carta dei vini mondiale e il miglior rapporto qualità/prezzo del Piemonte. (altro…)...

di ROBERTO GIULIANI Etrusco 1995 Cennatoio: sorpresa, dopo trent'anni un supertuscan "d'epoca" non solo si conserva bene, ma si apprezza più  di quando era in commercio. (altro…)...

Distico enocritico di Roberto Giuliani su Toscana Bianco IGT d’Acco 2018 Fuori Mondo. (altro…)...

di ROBERTO GIULIANI Fior d’Arancio secco VinOrigo Colli Euganei docg 2022 Ca’ della Vigna: fatto col Moscato giallo e in botte sferica di ceramica, ecco un bianco di grande personalità e in grado di evolvere a lungo. (altro…)...

di ANDREA PETRINI Toscana Rosso IGT “Luce” 1995 Tenuta Luce: figlio di un'annata rigida, il vino-sogno pensato all'epoca da Vittorio Frescobaldi e Robert Mondavi si fa ancora apprezzare per vigore e tensione. (altro…)...